- Supporto all’accoglienza abitativa dei lavoratori stagionali (centro di Prima Accoglienza Stagionali (PAS), Comuni e Coldiretti con accoglienza diffusa, persone ospitate presso le aziende agricole);
- Prevenzione ed emersione di situazioni di sfruttamento;
- Agricoltura sociale, etica e di qualità: incontri di sensibilizzazione, incentivazione dei comportamenti virtuosi;
- Integrazione sociale dei lavoratori stagionali: mediazione interculturale, assistenza sanitaria, orientamento legale e amministrativo;
- Sostegno dell'occupabilità dei lavoratori e dell'incontro tra domanda e offerta di lavoro (coinvolgimento dei CPI);
- Governance della rete locale e nazionale.
Migliorare le condizioni di vita e di lavoro dei lavoratori agricoli stagionali e ultrastagionali impiegati nella raccolta della frutta, al fine di creare un nuovo modello di convivenza nel quale la presenza dei lavoratori stranieri diventi parte integrante della vita della comunità locale.
Si prevede di istituire forme di coordinamento con altre aree del Paese – in primo luogo con la Regione Calabria, partner del progetto – che affrontano situazioni simili e hanno necessità complementari a quelle della frutticoltura saluzzese, per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro nel settore e offrire ai lavoratori maggiori opportunità di continuità occupazionale.
- Report sui dati raccolti, sull’analisi di singoli casi e valutazione degli strumenti di lavoro adottati;
- Report sull'analisi dei sistemi di trasporto attivabili e sulle sperimentazioni realizzate;
- Infopoint multi-professionale a Saluzzo per informazioni e primo orientamento per i lavoratori;
- Accordo di filiera che riconosca il giusto valore al prodotto agricolo e al lavoro regolare;
- Documento finale sui criteri per il riconoscimento e la valorizzazione dei comportamenti virtuosi delle imprese.
Ilaria Ippolito, Serena Pecchio, Valerio Pelligra.
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