Cosa si sta facendo per i circa 60.000 pazienti che afferiscono ogni anno ai Dipartimenti di Salute Mentale delle ASL piemontesi? Con quali risorse e quale organizzazione dei servizi? Il Rapporto 2017 sulla Salute Mentale esplora i percorsi di cura che il Piemonte sta sviluppando per categorie cruciali di persone oggetto di attenzione - adolescenti, immigrati, autori di reato e Trattamenti Sanitari Obbligatori - e le principali reti di cura che mettono insieme risorse e competenze per rispondere ai bisogni prioritari emergenti nei territori. In una regione dove la spesa pro capite di 67 euro per la Salute Mentale fa registrare qualche punto in meno rispetto al valore medio nazionale, si pone il problema della qualità e dell’efficienza dei servizi.
Nel Rapporto troviamo le prime anticipazioni di ciò che il Sistema sanitario piemontese ha in cantiere in questa direzione, attraverso un rafforzamento dei servizi domiciliari e semiresidenziali, che aumentino l’appropriatezza clinico-organizzativa, risparmiando risorse. Lo strumento allo studio, alla prova in alcune ASL piemontesi, è il budget di salute.
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