In Piemonte, al 6 aprile 2020, il 63% dei 10.545 pazienti affetti da Covid 19 era in isolamento domiciliare (65% media nazionale).
Con il diffondersi dell'infezione, è sufficiente una risposta limitata al solo aumento dei posti letto in terapia intensiva o negli altri reparti ospedalieri interessati? Sicuramente no, la battaglia si vince sul territorio, come si dice da più parti, curando i pazienti prima che si aggravino e abbiano bisogno dell’Ospedale, sfruttando le potenzialità delle Cure primarie, dei medici di famiglia, infermieri, e altre professionalità del territorio della ASL.
Allora qual è la strada per erogare servizi di prossimità ai cittadini? A livello nazionale il Decreto-legge n.14 del 9 marzo 2020, per intercettare i pazienti a uno stadio precoce della malattia, ha disposto l'istituzione delle USCA, Unità Speciali di Continuità Assistenziale: 1 ogni 50 mila abitanti.
Il Piemonte fa rilevare alcune buone pratiche, quali il Progetto COVID a casa, nell’ASL di Alessandria, che prevede interventi precoci al domicilio. Altre ASL del Piemonte stanno avviando Protocolli che prevedono interventi domiciliari.
Per saperne di più leggi qui un'anticipazione di: Durante la tempesta. 10 numeri su sanità e salute in Piemonte, di prossima uscita.
#GiornataMondialeDellaSalute