Renato Cogno
Dirigente di ricercaRenato Cogno è dirigente di ricerca dal 1999. Si occupa di comparazione tra politiche sociali locali, analisi degli impatti, finanziamento. Svolge parte delle attività in collaborazione con gli uffici regionali competenti o altri soggetti pubblici. Campi principali di ricerca: il governo locale e gli strumenti dell'azione pubblica; le politiche sociali. In questi due ambiti, si è occupato di: finanza locale, riassetto territoriale e amministrativo, strumenti per superare la frammentazione comunale, meccanismi di esternalizzazione e raccordo pubblico/privato nella produzione di servizi pubblici, strumenti di rendicontazione.
Dipendente lRES dal 1991. Ha insegnato Scienza delle Finanze ed Economia pubblica in alcuni corsi dell'Università di Torino.
Laurea in Science Politiche (Università of Torino, 1986), Master in Economics (Coripe, Torino, Italy, 1991).
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Ricerche
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Sin dal 2019, con la partecipazione alla redazione del Piano d’Azione regionale per la Salute Mentale (PASM), l’IRES svolge attività a supporto di alcune Azioni del Piano stesso. Nel 2019, l’Istituto ha collaborato con l’Assessorato alla Sanità nell’analisi dei dati di spesa e di attività relativi alla salute mentale; ha supportato l’attuazione di provvedimenti di altri Settori integrati, quali la Legge Regionale 9/2016 a prevenire il Gioco d’azzardo patologico e il Piano Regionale Cronicità (PRC); ha messo a disposizione le proprie competenze agli stakeholders della società civile.Nel 2020, ha supportato i lavori regionali per la revisione del sistema tariffario della residenzialità psichiatrica e ha predisposto il Rapporto di analisi sulla Salute Mentale in Piemonte. A fronte delle richieste regionali, l’IRES prosegue con analisi e approfondimenti dei processi volti a tutelare la salute mentale in Piemonte e con il supporto alla valutazione delle attività di prevenzione del Gioco d’azzardo patologico, con un focus particolare alla fascia giovanile. - Analisi delle politiche per la tutela della salute mentale
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I Progetti di Pubblica Utilità (PPU) sono una misura finanziata dal Fondo Sociale Europeo 2014-2020 che si rivolge a due target: disoccupati e inoccupati in carico ai servizi sociali in condizione di particolare svantaggio o gravi condizioni economiche; disoccupati e inoccupati da 12 mesi o più.
La misura, attraverso lo strumento dei tirocini, ha l’obiettivo di aumentare concretamente l’occupabilità dei soggetti coinvolti ampliandone le opportunità di contatto con il mondo delle imprese private del territorio. - I progetti di pubblica utilità
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Già con il Programma Operativo Regionale del Fondo Sociale Europeo 2007-2013 (POR FSE 2007-2013) la Regione Piemonte ha promosso interventi finalizzati a sviluppare e rafforzare la governance dell’area dell’assistenza, a supportare le famiglie e le persone in condizioni di fragilità e a promuovere la qualificazione professionale per gli/le assistenti familiari e per gli operatori e le operatrici dei servizi.
Anche la più recente programmazione regionale a valere sulle risorse del Fondo Sociale Europeo punta in questa direzione perseguendo l’obiettivo di aumentare e qualificare i servizi di cura per le persone con limitata autonomia, consolidare la rete dei servizi e contrastare i casi di lavoro sommerso attraverso la regolarizzazione dei rapporti. - Le politiche per l’assistenza familiare
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Nell’ambito del Piano Territoriale Tematico (PITEM) PRO-SOL, facente parte della programmazione transfrontaliera ALCOTRA cui IRES lavora dal 2017, le attività perseguono la definizione di nuovi modelli di welfare, più prossimi ai cittadini e alle comunità locali.IRES effettua il monitoraggio e la valutazione del progetto nel ruolo di soggetto attuatore per conto della Regione Piemonte. - PITEM PRO-SOL
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La Legge n. 112 del 2016, meglio conosciuta come Legge sul “Dopo di noi”, introduce nuove disposizioni nell’ambito delle politiche in favore delle persone con disabilità, con l’obiettivo di “favorire il benessere, la piena inclusione sociale e l’autonomia”.
I beneficiari degli interventi previste dalla Legge sono le persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, e cioè “persone con disabilità grave non determinata da naturale invecchiamento o da patologie connesse alla senilità, e prive del sostegno familiare, in quanto mancanti di entrambi i genitori o perché gli stessi non sono in grado di fornire l’adeguato sostegno genitoriale, nonché in vista del venir meno del sostegno genitoriale”.
La Compagnia di San Paolo, la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e la Reale Mutua Foundation hanno chiesto all’IRES Piemonte di sviluppare un progetto di ricerca su questo tema. - Vita indipendente e durante-dopo di noi in Piemonte: analisi su bisogni, costi e strumenti per le famiglie
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Nel 2018 l’IRES ha contribuito alla stesura del Piano d’Azione regionale per la Salute Mentale (PASM).
Nel 2019 ha collaborato con la Regione all’analisi dei dati relativi alla salute mentale e ha supportato l’attuazione di provvedimenti di altri Settori, quali la Legge Regionale 9/2016 per la prevenzione del Gioco d’azzardo patologico e il Piano Regionale Cronicità (PRC). Inoltre, ha messo a disposizione le proprie competenze agli stakeholders della società civile partecipando a progetti già avviati e promuovendone di nuovi, inerenti gli spazi per la cura del benessere psichico.
Affiancano queste attività l’analisi delle voci di spesa e delle attività per la salute mentale in Piemonte, la ricognizione delle tariffe e della residenzialità psichiatrica, la costruzione del budget dei servizi psichiatrici. - Le politiche per la tutela della salute mentale - Anno 2019
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La progressiva crescita del numero di pazienti cronici richiede un notevole impegno di risorse, al fine di assicurare continuità nella presa in carico per lunghi periodi e la riorganizzazione dell’assistenza secondo una logica di rete, che prevede la collaborazione di professionalità con diverse specializzazioni.
Il lavoro affidato all’IRES Piemonte è teso a garantire un contributo analitico alla Regione Piemonte e alle ASL piemontesi, impegnate nella riorganizzazione dei servizi territoriali, al fine dell’adozione del modello sperimentale d’integrazione delle cure primarie avviato negli ultimi anni. - Modelli innovativi dell'assistenza sociosanitaria: la riorganizzazione della rete territoriale
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We.Ca.Re (Welfare Cantiere Regionale – Strategia di Innovazione Sociale della Regione) è un programma della Regione Piemonte, finanziato dal Fondo Sociale Europeo e dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2014-2020, che si propone di favorire lo sviluppo dell’innovazione sociale.
Il programma si articola in quattro specifiche misure: la Misura 1 sostiene azioni innovative di welfare territoriale coordinate dagli enti gestori dei servizi socio-assistenziali; la Misura 2 riguarda progetti di welfare di comunità promossi dal terzo settore; la Misura 3 si rivolge ad interventi di welfare aziendale; la Misura 4 si propone di rafforzare progetti aziendali che producano effetti socialmente desiderabili. Lo studio si occupa della prima misura. - We.Ca.Re: Welfare Cantiere Regionale – Strategia di Innovazione Sociale della Regione
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La Regione Piemonte è da tempo impegnata nello sviluppo di pratiche ed esperienze di valutazione delle politiche regionali e ha individuato nel Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici (NUVAL Piemonte) l’unità tecnica preposta a fornire assistenza alle Autorità di Gestione dei Programmi Operativi Regionali.
L’IRES Piemonte svolge il ruolo di valutatore indipendente dei fondi strutturali europei e ha la missione di affiancare l’amministrazione regionale nella valutazione delle politiche pubbliche.
Il NUVAL Piemonte e l'IRES Piemonte hanno dato vita ad un progetto che impegna le strutture amministrative, tecniche e scientifiche dei rispettivi enti sia nello svolgimento di esperienze innovative di valutazione delle politiche, sia nella valorizzazione, coordinamento e divulgazione dei lavori di valutazione già realizzati o in corso di realizzazione. - Lo sviluppo di un sistema di analisi e valutazione delle politiche pubbliche per la Regione Piemonte - Attività 2018-2020
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La Giunta regionale e il Consiglio regionale del Piemonte (cfr. scheda di attività n. 1) hanno espresso a più riprese la forte esigenza che l’Istituto realizzi un approfondimento sulle politiche di sviluppo delle aree montane. Si tratta naturalmente di un tema molto rilevante per il Piemonte e che interessa una varietà di Istituzioni, a cominciare dai rappresentanti locali dell’Unione Nazionale Comuni, Comunità ed Enti Montani (UNCEM). - Lo sviluppo delle aree montane
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La Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano rappresenta la principale sede di coordinamento tra i diversi livelli di governo esistenti sul territorio nazionale. I lavori della Conferenza sono organizzati per Comitati, Commissioni e Gruppi di lavori su temi specifici. Dal 2016 l’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Antonio Saitta, è coordinatore della Commissione Salute, che comprende la tutela della salute, l’organizzazione e l’assistenza sanitaria, il personale sanitario, la sicurezza negli ambienti di lavoro. L’IRES Piemonte possiede le competenze professionali e sviluppa attività di ricerca utili a fornire un’assistenza tecnico-scientifica puntuale ai lavori della Commissione coordinati dalla Regione Piemonte. - Assistenza tecnico-scientifica alla commissione salute presso la conferenza stato regioni
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La progressiva crescita del numero di pazienti cronici richiede un notevole impegno di risorse al fine di assicurare continuità di assistenza e di cura per lunghi periodi. La riorganizzazione dell’assistenza primaria (medici di base e pediatri di libera scelta), secondo una logica di rete che prevede la collaborazione tra medici con diverse specializzazioni, ha lo scopo di migliorare la capacità del sistema sanitario di farsi carico anche di questo tipo di pazienti. Il lavoro affidato all’IRES Piemonte è teso a garantire un contributo analitico alle ASL piemontesi impegnate nella riorganizzazione dei servizi territoriali. - Modelli innovativi dell’assistenza socio sanitaria. La riorganizzazione delle cure primarie in Piemonte - 2017
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Nel settembre del 2016 la Regione Piemonte ha avviato il percorso per la costruzione del Piano di azione per la Salute Mentale in Piemonte, che ha previsto anche la costituzione dell’Osservatorio regionale sulla salute mentale. L’IRES Piemonte ha fornito un primo contributo analitico nella fase di redazione del Piano e nelle prime attività preliminari dell’Osservatorio. Il lavoro proseguirà nel 2017.
Le politiche per la tutela della salute mentale - Le politiche per la tutela della salute mentale - Anno 2017
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Il quadro dei rapporti tra Stato e Regioni, le profonde modificazioni all'assetto istituzionale degli enti sub-regionali (e i profili finanziari che ne derivano), le necessità imposte dal consolidamento fiscale a tutti i livelli di governo hanno mutato il contesto entro cui l’operatore regionale agisce. I vincoli crescenti di tipo finanziario influenzano, sul lato delle entrate disponibili, i comportamenti di spesa e influenzeranno in maniera rilevante la quantità di risorse che, in futuro, potrà essere messo a disposizione della collettività. La legge 196/2009, le norme sull’armonizzazione contabile (dl. 118/2011) e sul pareggio di bilancio (l. 243/2012) hanno innovato in profondità la contabilità dello stato e degli enti territoriali e introdotto importanti innovazioni nei rapporti tra decisioni di bilancio dello stato e del sottosettore degli enti locali. Le politiche di bilancio delle regioni e gli strumenti di programmazione saranno interessati dalle modifiche in atto, e in prospettiva dall’implementazione di forme di autonomia differenziata regionale. La valutazione degli effetti fiscali delle manovre centrali e regionali, insieme alla previsione dell'impatto dello scenario macroeconomico sui principali imponibili locali, assumono una rilevanza decisiva nel momento di confronto tra centro e periferia (in particolare nella prima parte dell’anno), tenuto conto non solo dei residui margini di autonomia fiscale lasciata agli enti regionali, ma della rilevanza della gestione regionalizzata degli spazi fiscali residui per gli investimenti nei comuni, a cui deve accompagnarsi il potenziamento degli strumenti di supporto alle politiche fiscali di breve e medio termine regionali. Tra gli strumenti che l'Osservatorio metterà a disposizione degli uffici regionali vi sono anche la simulazione di manovre fiscali locali a supporto del sistema produttivo e l’analisi quantitativa a supporto delle politiche regionali orientate al contrasto dei fenomeni di evasione fiscale su imponibili locali. Gli enti locali sul territorio mostrano un interesse sempre crescente per questi fenomeni e le informazioni disponibili sul tema. Le analisi dell’Osservatorio Finanza territoriale risponderanno anche alle richieste che verranno dagli enti locali. L’Osservatorio approfondirà anche il tema dei nuovi scenari legati alla costruzione di regionalismo differenziato alla luce di quanto previsto dall’art. 116, terzo comma della Costituzione. Il sito web dell’Osservatorio è: finanzaterritoriale.irespiemonte.it - Osservatorio sulla finanza territoriale
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Per gran parte delle politiche sociali l’assetto istituzionale è poco definito e le risorse che le finanziano - statali e regionali - sono risultate instabili nel tempo; sono inoltre politiche disomogenee sotto vari aspetti. Le Regioni svolgono: funzioni attuative e regolamentari connesse ai programmi statali, con finanziamenti dedicati; indirizzo e coordinamento del sistema integrato di interventi e servizi sociali (SIIS), la cui progettazione e gestione è di competenza dei Comuni; funzioni legislative esclusive - le politiche di promozione regionale - nell’ambito delle prestazioni concernenti i diritti sociali definite dallo Stato; funzioni di vigilanza, autorizzazione e accreditamento su soggetti che forniscono prestazioni sociali. Negli ultimi anni le fonti di finanziamento statali si sono ridotte, o azzerate, mentre le risorse libere di Regioni ed enti locali sono state oggetto delle misure di contenimento della spesa pubblica. Ed oggi si enfatizza il bisogno di integrazione per queste politiche: tra soggetti responsabili delle stesse, tra politiche (quelle sociali, sanitarie e del lavoro), tra attori, tra strumenti impiegati. Un bisogno che è stato all’origine del Patto per il Sociale 2015-2017 di questa Regione. Più recentemente, un forte stimolo all’integrazione proviene dalla Comunità europea, entrata in campo per promuovere misure di inclusione attive e di contrasto della povertà: il PON Inclusione cofinanzia per il periodo 2014-20120 il rafforzamento dei servizi di accompagnamento all’attuazione SIA (misura con fondi statali) e rappresenta oggi un importante stimolo al riassetto delle politiche sociali regionali. - Una ricognizione sulle politiche sociali attuate in Piemonte
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Nello svolgimento delle sue attività istituzionali sul fronte dell’analisi e la valutazione delle politiche pubbliche, l’IRES Piemonte assumerà il ruolo di valutatore indipendente del Fondo Sociale Europeo 2014-2020 della Regione Piemonte. La programmazione operativa dell’attività di valutazione è definita attraverso piani pluriennali, articolati su base annua. - Valutazione del Fondo Sociale Europeo (2014 – 2020)