Ires Piemonte augura un Buon Natale e un sereno 2022

 

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Il report di Ires Piemonte per il Comitato di monitoraggio.

RiapartenzafotoFBIl contesto socioeconomico durante l'emergenza Covid-19.

A un anno e dieci mesi dall’insorgere della pandemia, permangono aspetti non solo di carattere sanitario ma anche economico e sociale che influiscono sulle condizioni di vita delle famiglie e sui comportamenti delle imprese e dei decisori pubblici.

A novembre, in tutte le province piemontesi, eccetto che a Torino e ad Asti sono aumentati i nuclei familiari che percepiscono reddito o pensione di cittadinanza. 37 famiglie ogni 1000 in Piemonte percepiscono reddito o pensione di cittadinanza (valore più elevato rispetto al resto delle Regioni del Nord), 26 ogni 1000 il reddito di emergenza.

Sul fronte imprese rispetto al novembre 2020 le iscrizioni aumentano del 17,25%, le cessazioni del 16, 3%: il saldo rimane comunque positivo.

Sul fronte misure di sostegno previste nella prima fase della pandemia le imprese continuano a fare ricorso ai finanziamenti del Fondo di Garanzia Covid in Piemonte al 20 dicembre sono state erogati 194.144 finanziamenti, di cui il 44% sotto i 30.000 euro, per un totale di 15 miliardi e 992 mila euro.
L’importo medio maggiore si registra in provincia di Cuneo (155.875€) seguito da Torino (135.800€).

Rispetto al mercato del lavoro, nelle prime 51 settimane del 2021 si registrano circa 76.000 comunicazioni in più rispetto allo stesso periodo del 2020 e circa 160.000 in meno rispetto al 2019.

La mobilità ha raggiunto i livelli pre-Covid, seppure con un andamento discontinuo rispetto al 2019: gli spostamenti verso le stazioni di trasporto pubblico, tuttavia, sono ancora al di sotto del livello normale. Al 19 dicembre del 2021 la dinamica della mobilità in Torino con mezzo privato ed a piedi si attesta su livelli maggiori a quelli del 2020.I veicoli giornalieri in circolazione sulle strade piemontesi raggiungono i valori del 2020 soprattutto per i veicoli leggeri, così come quelli in entrata da Liguria, Lombardia e Valle d’Aosta che, tuttavia, sono ancora inferiori ai i livelli del 2019. Il traffico aereo, seppure in ripresa rispetto al 2020, non raggiunge i livelli del 2019: l'aeroporto di Caselle al 5 dicembre 2021 registra 472.022 passeggeri in più rispetto al 2020, ma 1.827.879 passeggeri in meno rispetto al 2019.

Riguardo ai comportamenti, a fronte delle nuove regole entrate in vigore dal 6 dicembre 2021, si registrano il 2% di sanzioni rispetto a 27 mila persone controllate (2% sanzionate) e il 6% di violazioni su 3.000 esercizi controllati.

Qui il Monitoraggio/22 dicembre

polpie70FBE' on line il n. 70 di Politiche Piemonte: Infrastrutture verdi

Nell’ottica dello sviluppo sostenibile dei territori e delle loro comunità, l’organizzazione degli spazi verdi interni e esterni ai centri urbani è oggetto di crescente interesse. In Europa, sin dal 2013, esiste una strategia apposita dedicata a favorire lo sviluppo delle infrastrutture verdi. E anche nella più recente prospettiva di ripresa post-pandemica delineata dalla strategia europea di ripresa e resilienza, le infrastrutture verdi emergono come importante ambito di investimento.

La strategia europea è stata adottata con l’obiettivo di creare il migliore framework legale, politico e finanziario possibile per la promozione e la facilitazione di progetti di infrastrutture verdi da parte dei territori europei. In particolare la Commissione vede nella realizzazione e gestione di una rete qualificata di spazi naturali e semi naturali la migliore strategia per proteggere la biodiversità e nello stesso tempo incrementare la capacità della natura di fornire un ampio spettro di beni e servizi ecosistemici.

Il Piemonte, da questo punto di vista, dispone di una dotazione di spazi verdi particolarmente ampia e variegata, che si traduce in una ricca offerta di beni e servizi ecosistemici.

Scarica qui Politiche Piemonte n.70

bimbo400x200trisFB 1Ires Piemonte, nell'ambito dell'Osservatorio demografico territoriale del Piemonte,  ha realizzato una serie di contributi  video dedicati alle ragioni e alle caratteristiche della bassa natalità in Piemonte.

Hanno collaborato  Gian Carlo Blangiardo (Presidente ISTAT), Letizia Mencarini (Università Bocconi), Maria Cristina Migliore (Ires Piemonte), Manuela Naldini (Università di Torino), Carla Nanni (Ires Piemonte) e Chiara Pronzato (Università di Torino).

Letizia Mencarini descrive la trappola demografica in cui è incappata la popolazione italiana e quella piemontese; l'andamento dei nati in Piemonte, a partire dagli anni Cinquanta, è fotografato dall' intervento di Carla Nanni. Il modello di sviluppo piemontese, che  favorisce l’alimentazione esterna della popolazione,  viene descritto da Maria Cristina Migliore.

Nel quarto contributo Chiara Pronzato  illustra una recente ricerca sul rapporto tra essere genitori e la felicità, i risultati possono fornire spunti interessanti alle policy. Letizia Mencarini invece parla della limitata occupazione delle donne e dei giovani, che è una delle cause della bassa fecondità in Italia.

La denatalità colpisce con la stessa forza le aree del Piemonte? E rispetto alle altre regioni italiane? Di questo parla Carla Nanni nel sesto contributo.

Manuela Naldini invece dedica il settimo contributo al tema dell’occupazione femminile e natalità, con un focus sulle politiche delle famiglie.

Chiude gli interventi Gian Carlo Blangiardo (Presidente ISTAT) con alcune riflessioni sugli effetti della pandemia sulla natalità e sulle prospettive future.

 

Qui sono disponibili i primi contributi:

L'andamento delle nascite in Piemonte di Carla Nanni (Ires Piemonte)

Una storia che si ripete di Maria Cristina Migliore (Ires Piemonte)

Figli e felicità di Chiara Pronzato (Università di Torino)

La denatalità: un confronto tra territori di Carla Nanni (IRES Piemonte)

Politiche per la famiglia e denatalità di Manuela Naldini (Università di Torino)

L'impatto della pandemia sulla natalità e le attese incerte nel futuro di Gian Carlo Blangiardo (Presidente ISTAT)

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