scuolaf10numerib2020Queste note sono dedicate alla scuola piemontese nel 2018/19: l’anno scolastico precedente a quello investito dall’emergenza pandemica del Covid 19. Nel momento in cui si scrive le scuole di tutto il Paese sono chiuse da fine febbraio 2020 e riprenderanno le lezioni “in presenza” solo a settembre.

La risposta della scuola è stata l’attivazione della didattica a distanza con tempistiche differenti e in maniera non omogenea sul territorio. Molti i fattori che hanno influenzato la partenza e l’attuazione della didattica a distanza: il livello di scuola (per i più piccoli è più difficile), le competenze informatiche dei docenti, la connettività disponibile da docenti e famiglie, la conoscenza di questa modalità didattica.

Gli effetti della pandemia sulla scuola potranno essere studiati nei prossimi mesi. Al momento le riflessioni convergono nell’appuntare l’attenzione, da un lato, sul rischio di un ampliamento delle disuguaglianze dei livelli di apprendimento, dall’altro, in positivo, sulla spinta innovativa prodotta dalla didattica a distanza.

Qui i 10 numeri sulla scuola in Piemonte.

SSAVETHEDATE 12 GIUGNO 2020NEWSavethedate: venerdì 12 giugno, dalle ore 10:30 alle 12:30, Ires Piemonte, ARPA Piemonte e Regione Piemonte presentano il Rapporto sul Piemonte Economico Sociale e la Relazione sullo stato dell'ambiente.

Quest'anno IRES Piemonte presenta la Relazione annuale con Arpa e Regione Piemonte: sarà un momento unico di presentazione della Relazione annuale 2020, a cura di IRES Piemonte e della Rapporto sullo Stato dell'Ambiente, a cura di Regione e Arpa, all'interno del percorso della Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile.

Sarà un evento “partecipativo a distanza” per “accendere le luci” sul Piemonte economico, sociale e sullo stato del suo ambiente in tempi di emergenza sanitaria.

La presentazione si focalizzerà sugli aspetti congiunturali e di scenario socio-economici regionali in rapporto alla dimensione nazionale e sullo stato dell’ambiente relativamente ai macroambiti e ai parametri di impatto definiti da Regione Piemonte e Arpa Piemonte.

#vettoridisostenibilità #presentesostenibile

RiapartenzafotoFBIl report di Ires Piemonte per il Comitato di monitoraggio per la Fase 2.

Il Piemonte continua il suo percorso verso la completa ripartenza, dopo la fase del lockdown attuato per far fronte al coronavirus.

Al 22 maggio, la produzione economica della regione è arrivata al 92% (+6% rispetto alla settimana scorsa), con 1.263.299 addetti tornati al lavoro, su un totale, prima della crisi, di 1.370.759.
La mobilità dei piemontesi, questa è tornata al 64%, altro dato che misura la ripresa del lavoro e della vita sociale.

L’andamento della mobilità nelle province ha mostrato un andamento simile durante i due mesi di misure restrittive. Novara e Torino hanno visto una maggiore flessione degli spostamenti rispetto gli altri territori nel periodo che va dal 23 marzo al 27 aprile.

Il periodo di lockdown è coinciso anche con una netta diminuzione dell’inquinamento acustico, il cui andamento ha ricalcato quello della mobilità.

Un aspetto preoccupante è quello riconducibile ai dati sulla violenza domestica: le chiamate al 1522, il numero antiviolenza e stalking, sono cresciute in quasi tutte le regioni nel periodo del lockdown: confrontando il periodo 1° marzo-16 aprile del 2019 con lo stesso intervallo del 2020, in Piemonte le chiamate sono salite da 5,2 al 6,6 ogni 100 mila abitanti, mentre le donne sottoposte a violenza o stalking dal 2 al 3 ogni 100 mila abitanti.

Qui l'Osservatorio Ripartenza/22 maggio 2020

Qui la sintesi

RiapartenzafotoFBOggi il primo report di Ires Piemonte per il Comitato di monitoraggio per la Fase 2.

Considerando l’intero periodo di emergenza, dal 22 marzo fino al 14 maggio, e senza contare le attività che hanno beneficiato della deroga, il totale delle giornate perse ammonta a quasi 20 milioni, di cui circa la metà in provincia di Torino.

La sospensione delle attività conseguenti al dpcm del 22 marzo ha fermato circa metà delle imprese del Piemonte (44%) e dei rispettivi addetti (53%).

Al 14 maggio risultavano ferme il 19% delle imprese e il 14% degli addetti. 

Qui l'Osservatorio Ripartenza/14 maggio 2020

Qui la sintesi

 

regionepermonitoraggio2020FBSi è insediato il Comitato istituzionale per il monitoraggio della Fase2, costituito dalla Giunta regionale su indicazione del Presidente..

Obiettivo del nuovo organismo è avviare un confronto costante con il territorio per acquisire le informazioni indispensabili per capire l’evolversi della situazione con particolare riguardo agli effetti dell’attenuazione delle misure di contenimento contro il Coronavirus dopo la ripresa delle attività. Un monitoraggio capillare che si affiancherà a quello sanitario seguito direttamente dall’Unità di Crisi e dall’Assessorato alla Sanità in interfaccia con il Ministero della Salute.

Il Comitato istituzionale, che lavorerà in coordinamento con le Prefetture piemontesi e con il supporto scientifico e metodologico dell’Ires, è presieduto dal Vicepresidente della Regione, Fabio Carosso, e composto dal Presidente di Ires Michele Rosboch quale segretario e da un rappresentante dell’Unità di Crisi regionale. Inoltre, coinvolge i Sindaci dei Comuni capoluogo, i Presidenti delle Province, i rappresentanti delle Associazioni degli enti locali e delle Aziende sanitarie, i capigruppo del Consiglio regionale.

Sarà un monitoraggio sia a livello delle singole aree provinciali che regionale nel suo complesso, su come si sta evolvendo la situazione economica e sanitaria, alla luce della progressiva riapertura delle attività produttive e dell’aumento dello spostamento delle persone.

I dati verranno inviati all’Ires, che provvederà alla redazione di un rapporto settimanale. 

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