demografiacullevuote2FBAl termine del 2019 in Piemonte si contano 4.341mila abitanti, in flessione per il sesto anno consecutivo. Rispetto al 2018 mancano all’appello 18mila residenti, pari -4,2‰.

Prosegue ininterrotto il calo delle nascite che segna un nuovo record: nel 2019 i nati scendono al di sotto dei 28.000 bambini, con una variazione negativa del 4% (1.000 nati in meno) rispetto all’anno precedente e di -27% nel decennio.

Sono disponibili sul sito www.demos.piemonte.it (sezione Dati e statistiche) i dati sulla popolazione piemontese nell'anno 2019.

Puoi creare serie storiche (movimenti anagrafici e popolazione per età), confrontare i territori piemontesi tra loro e il Piemonte rispetto alle altre regioni italiane.

covideimmatricolazioniFBCovid-19: quale impatto sulle immatricolazioni negli atenei del Piemonte?

Lo studio IRES si focalizza sugli immatricolati negli atenei piemontesi. La domanda cui si tenta di rispondere è: quanti saranno nel 2020/21? 

La pandemia da Covid-19 avrà un impatto sulle iscrizioni all’università? Sembra ormai opinione diffusa, avvalorata da alcune ricerche nazionali e estere.

Fare previsioni in un contesto ancora mutevole e pieno di incognite è un compito arduo: nella ricerca si distinguono due possibili effetti. Da un lato, quello della pandemia sulle scelte di mobilità degli studenti (a causa del timore del contagio, dell'incertezza circa lo svolgimento della didattica in presenza e/o online e del ritorno d'immagine negativo, specie delle regioni del Nord). Dall'altro, quello della crisi economica generata dal Covid-19 che potrà avere ripercussioni sulla scelta di iscrizione all'università.

L'esito è differente a seconda dell'ateneo perché differente è la provenienza geografica degli studenti iscritti (si stima minore o nullo al Piemonte Orientale e più significativo al Politecnico di Torino). Tuttavia, anche nello scenario previsionale peggiore si prevede un calo complessivo degli immatricolati negli atenei piemontesi non superiore al 6%.

Scarica qui il Contributo 305/2020 "Covid-19: quale impatto sulle immatricolazioni negli atenei del Piemonte?", a cura di F. Laudisa e D. Musto.

Transizione Sostenibile - Le nuove prospettive del periurbano

Cosa significa applicare i principi di Agenda 2030 ad un contesto specifico? Come si possono attualizzare percorsi di studio o professionali? Come acquisire gli strumenti per affrontare la sfida della sostenibilità? Quali competenze sono necessarie a professionisti, imprese ed enti territoriali per cogliere le opportunità di una svolta sostenibile e green?
All’interno del progetto regionale di area vasta “Corona Verde: infrastruttura verde per la riqualificazione sostenibile delle periferie” e nell’ambito del programmaTop Metro” della Città Metropolitana di Torino, Regione Piemonte con IRES Piemonte propongono - in collaborazione con il MI - USR Piemonte gli Atenei Torinesi, la Città metropolitana di Torino e Ce.Se.di. - un corso di formazione sul significato e le sfide dello sviluppo sostenibile rivolto ad insegnanti e formatori, a enti territoriali e ai professionisti ed imprenditori del territorio.

A partire da una riflessione sul territorio periurbano di Corona Verde, attraverso casi di studio locali e regionali, grazie a contributi teorici e ad approfondimenti tematici, questo progetto formativo si propone di costruire chiavi comuni di interpretazione dello sviluppo sostenibile contestualizzate, per ri-leggere i rapporti sociali ed economici, le infrastrutture verdi ed il capitale naturale come opportunità di sviluppo e di miglioramento delle qualità della vita, per comprendere la sostenibilità come un processo di cambiamento culturale e di competenze.
La formazione proposta coniuga dunque studi trasversali e interdisciplinari per contestualizzare conoscenze generali sul tema dello sviluppo sostenibile, approfondimenti metodologici e sguardi sul territorio, fornendo spunti e nuove prospettive riflettere per perseguire un cambiamento negli approcci e nelle pratiche. Completa il percorso formativo una sezione specifica per insegnanti e formatori del territorio di Corona Verde volta a co-costruire metodologie didattiche, strumenti e conoscenze utili a produrre delle “curvature curriculari” verso la sostenibilità.

Il corso, ad iscrizione obbligatoria, è pensato e realizzato interamente in digitale; la formazione è fornita su una piattaforma dedicata, elaborata con la collaborazione dell’Istituto per le Tecnologie Didattiche del CNR di Genova.

La fruizione del corso consente di ottenere attestati di frequenza.

La sezione specifica dedicata al tema della curvatura curriculare in ambito scolastico e formativo dà accesso ad una prova finale - riservata ai soli docenti delle scuole secondarie superiori e ai formatori degli enti di formazione del territorio di Corona Verde - che consente di ottenere crediti formativi.

Il corso in sintesi

Durata: dal 15 febbraio al 31 marzo 2021
Sede del corso: interamente in digitale su piattaforma dedicata
Costo: gratuito
Docenti: ricercatori del Politecnico Torino, dell'Università di Torino e di altri Atenei italiani, di enti di ricerca e istituzioni regionali, nazionali ed europee; professionisti; imprenditori e rappresentanti di associazioni di categoria e di ordini professionali.
Destinatari: a) docenti e insegnanti e b) professionisti, imprenditori, funzionari di enti territoriali.
Programma del corso: previsto un piano di studio differenziato per a) insegnanti e docenti e b) professionisti, imprenditori, funzionari di enti territoriali
Iscrizioni: chiuse il 31 gennaio 2021.

Per accedere al corso: https://cover-edu.itd.cnr.it/
Nella homepage troverete una raccolta dei soli contributi video (sezione Contenuti video), una risorsa che rimarrà accessibile al pubblico, senza necessità di iscrizione al corso.
Il corso vero e proprio (sezione Aula virtuale) sarà fruibile previa registrazione e prevede un percorso strutturato corredato dai video-contributi, dallo studio dei materiali di approfondimento per uso didattico e da ulteriori attività didattiche (forum di discussione e test di auto-valutazione). I materiali di approfondimento sono accessibili solo ai corsisti iscritti.


Scarica la brochure del corso per informazioni su modalità di svolgimento, contenuti, piano studi e docenti.


Per informazioni: e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

impreseruraliecovidPubblicato uno studio  sulle aree GAL: approfondisce gli effetti dell’emergenza sanitaria provocata dalla pandemia di SARS-COV-2 nelle aree rurali del Piemonte.

Analizza i risultati di un questionario ideato e realizzato in collaborazione con i Gruppi di Azione Locale (GAL) della regione,  con l'obiettivo di raccogliere informazioni sulle difficoltà e sui fabbisogni delle imprese.

Da questa prima analisi emerge che il periodo del lockdown ha inciso negativamente sul fatturato annuale delle imprese rurali e sull’occupazione, con differenze  a seconda selle attività svolte: le attività più colpite sono quelle direttamente o indirettamente collegate al turismo.

Qui il Contributo di ricerca "Imprese rurali ed emergenza sanitaria. Un’indagine sulle aree GAL del Piemonte", a cura di M. Adamo.

RiapartenzafotoFBIl report di Ires Piemonte per il Comitato di monitoraggio per la Fase 2.


Un focus particolare nel report di questa settimana è stato dedicato al ricorso alla cassa integrazione (Cig). In Italia, nei mesi di gennaio-giugno 2020, sono state concesse circa 1,1 miliardi di ore di Cig ordinaria e circa 84 milioni di ore di Cig straordinaria. Per la prima, il 71% ha riguardato gli operai ed il 29% gli impiegati. Per la seconda, il 54% ha interessato gli operai e il 46% gli impiegati.

In Piemonte, la quota di ore concesse di Cig ordinaria ammonta al 10% del valore nazionale, l’8% per la Cig straordinaria. Per la Cig ordinaria, il 66% ha riguardato gli operai ed il 44% gli impiegati. Per la Cig straordinaria, il 51% ha riguardato gli operai ed il 49% gli impiegati.

I dati aggiornati ai primi di luglio 2020, relativi ai nuclei familiari percettori di reddito e pensione di cittadinanza, evidenziano in Piemonte un aumento dei beneficiari, che passano dai 53.505 del 2019 agli attuali 61.762. Il fenomeno interessa soprattutto le province di Torino (da 31.768 a 37.367) e di Alessandria (da 5.693 a 6.403).

Altro aspetto  è quello del cosiddetto REM (Reddito di Emergenza), una misura straordinaria di sostegno al reddito introdotta per supportare i nuclei familiari in condizioni di difficoltà economica causata dall’emergenza epidemiologica da Covid-19, istituita dal decreto “Rilancio”. In Piemonte le richieste accolte al 30 giugno sono state 10.826 (il 4,9% del totale nazionale) e hanno riguardato 8,2 famiglie ogni 1.000.

Qui l'Osservatorio Ripartenza/24 luglio 2020

Qui la sintesi

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