IstruzioneFormazione2023FBE' on line il Rapporto Istruzione e Formazione professionale 2023.

Comprende l'analisi dei diversi segmenti che compongono il sistema educativo e formativo piemontese: servizi educativi, scuola, formazione fino ai percorsi del livello terziario.

L’edizione 2023 ha come focus l’anno che segna un ritorno ad una sostanziale normalità - il 2021/22 - dopo i faticosi trascorsi per il diffondersi della pandemia da Covid-19.

Qui il Rapporto IFP 2023

Qui i singoli capitoli

PolPie78 2023FBE' on line Politiche Piemonte n.78| Cibo, politiche e sostenibilità

Questo numero mostra che il cibo continua a confermarsi una questione di politica territoriale, ma con alcune differenze rispetto al passato. Innanzitutto, a livello del contesto politico e economico internazionale si è assistito allo scoppio di due crisi estremamente gravi, la pandemia da Covid-19 e il conflitto russo-ucraino, che hanno evidenziato criticità e limiti del sistema del cibo e richiesto risposte innovative a varie scale.

In secondo luogo, è proseguita e si è rafforzata la spinta verso politiche urbane del cibo. A livello comunitario, un ruolo importante in questo processo è stato giocato dalle diverse call della programmazione europea di ricerca e innovazione Horizon, espressamente volte a rafforzare il ruolo delle città e dei cittadini nel trasformare il sistema del cibo. Inoltre, anche grazie alla strategia From Farm to Fork, si è aperto un dibattito volto alla costruzione di una food policy europea, con obiettivi più ampi e integrati rispetto alla PAC, per una trasformazione dei sistemi alimentari, considerati in tutte le diverse fasi e componenti, verso una maggiore sostenibilità.

In questo contesto, contrassegnato negli ultimi anni anche dal proliferare di nuove pratiche alimentari, iniziative dal basso e progetti di cittadinanza attiva, si segnala l’attivazione del livello regionale. La vecchia impostazione settoriale delle politiche regionali per lo sviluppo rurale (PSR Leader e FEASR) si fa sempre più multifunzionale e multiscalare e proiettata nel riconoscimento delle profonde relazioni che l’alimentazione intrattiene con tutte le principali dimensioni dell’economia e della società.

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P03 LA SODDISFAZIONE DEI PIEMONTESI PER LA PROPRIA VITA 450x178 1Come si sentono i Piemontesi?
Un dato alla settimana, fino alla metà di giugno, secondo la consueta indagine Ires Piemonte

2. La soddisfazione per la propria vita

Attualmente, quanto si ritiene soddisfatto della sua vita nel complesso?

Esprimendo la soddisfazione per la propria vita con un “voto” da 0 a 10, l’81% degli intervistati ha emesso un giudizio positivo (dal 6 in su).

Rispetto al 2022 sale leggermente la quota di molto soddisfatti (voto 8 o superiore).

Il 40,6% dei Piemontesi è molto soddisfatto della propria vita (voto 8 o superiore)

il 18,1% esprime un giudizio negativo

Ai Piemontesi è stato chiesto di esprimere un giudizio sulla propria vita, tutto considerato (salute, reddito, lavoro, rapporti con familiari, amici, colleghi) attraverso un voto che va da 0 (totalmente insoddisfatto) a 10 (pienamente soddisfatto): l’81% degli intervistati ha formulato un giudizio positivo (da 6 in su) e tra questi il 40,6% si può definire molto soddisfatto (voto da 8 a 10). Nel complesso i risultati rilevati nel 2023 sono molto simili a quelli dell’anno scorso.

Quindi, nonostante i segnali di difficoltà emersi da altre risposte al sondaggio dell’IRES (ad esempio la minore soddisfazione per alcuni servizi e la crescita delle spese per bollette, alimenti e cure mediche), i Piemontesi sembrano relativizzare i problemi e mantengono mediamente un giudizio positivo sulla loro vita.

All’interno di questo quadro, tuttavia, alcune fasce sociali esprimono un più elevato grado di insoddisfazione: tra questi, comprensibilmente, si collocano ad esempio le persone con un tenore di vita inferiore alla media (37% di insoddisfatti contro dato regionale del 18%) e i disoccupati.

Coloro che dispongono di un titolo di studio elevato o che risiedono in centri di piccola e media dimensione appaiono più soddisfatti.

L’incidenza di persone molto soddisfatte è maggiore nelle province di Cuneo (48,2%) e Novara (43,1%) mentre la percentuale di insoddisfatti è più alta in quelle di Verbania (32,1%) e Vercelli (24.9%). Anche nelle aree montane si registra una maggiore presenza di insoddisfatti (27,2%).

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